Vivo in Australia da più di quattro mesi ormai; fa un effetto stranissimo dirlo, pensarlo, scriverlo. Ma com’è effettivamente vivere in Australia? Cosa è cambiato nella mia vita da quando vivo qui? E soprattutto che faccio qui? Proverò a rispondere a tutte queste domande – e a molte altre – basandomi sulla mia personale esperienza, riportando la mia storia e il mio percorso.
Ogni volta che mi trovo a rispondere alla domanda “Com’è vivere in Australia?” ho una risposta secca, concisa: è tutto diverso, letteralmente tutto l’opposto dell’Italia.
E quando dico tutto, intendo DAVVERO TUTTO.
-
Vivere in Australia – le stagioni
Sarà una cosa ovvia però vivendo nell’altro emisfero sei in estate quando i tuoi amici sono sommersi di neve, ti rattristi per l’arrivo dell’autunno mentre la tua bacheca di Facebook è intasata di “che bello è arrivata la primavera” e ti ritroverai – forse – in inverno mentre amici e parenti saranno a zonzo tra Calabria, Sicilia, Sardegna e quant’altro.
Inoltre qui le stagioni iniziano e finiscono in un giorno dell’anno diverso rispetto all’Europa, l’estate inizia il 1 dicembre e finisce il 28 febbraio, è autunno dal 1 marzo al 31 maggio, il temutissimo inverno arriverà il 1 giugno e lascerà spazio alla primavera il 1 settembre.
Ah.
In barba ad equinozi e solstizi e a tutte quelle infinite spiegazioni di geografia astronomica per dare senso ad una data – seppur assolutamente convenzionale.
E poi non lo so mica se qui le stagioni esistono davvero.
Io sono arrivata a Fremantle a fine novembre, sono rimasta fino a inizio gennaio e, dopo un mese di viaggio, sono tornata qui a inizio febbraio. Dovrei dirvi che ho salutato l’estate oltre un mese fa ma la verità è che ho fatto l’ultimo bagno al mare non più di una settimana fa e che ogni giorno tra le 10 e le 15 è CALDO come lo sarebbe a giugno/luglio da noi.
All’alba e dopo il tramonto le temperature crollano rendendo necessarie coperte, pantaloni lunghi e giacche a vento.
Vuoi sapere una cosa? Ti ho parlato di come è cambiata la mia vita in Australia anche in un vlog sul mio canale YouTube. Se sei curioso di dare un volto a queste parole e vuoi scoprire qualche altro dettaglio sulla mia vita Down Under ti invito a guardare questo video:
-
Vivere in Australia – Il cibo
Al costo di passare per l’italiana media che va all’estero e si lamenta del cibo DEVO spiegarvi la situazione.
Ormai avete imparato a conoscermi e avrete penso tutti capito quanto mi piaccia mangiare, quanto apprezzi la diversità culinaria nei piatti provenienti da altre parti del mondo e quanto poco schizzinosa io sia.
Premesso ciò devo comunque dire che in Australia non hanno neanche lontanamente idea di cosa significhi mangiare bene, nutrirsi di prodotti di qualità e soprattutto prodotti che non siano infinitamente lavorati.
In Australia la parola d’ordine in cucina è pigrizia!
Non credo ci sia bisogno che vi spieghi che i punti vendita della grande distribuzione diversificano la loro offerta in base alla domanda di riferimento per cui se hai un supermarket e devi vendere ad un pubblico di gente PIGRA, che NON SA CUCINARE e NON CUCINA non puoi far altro che abbondare i prodotti pronti o semi pronti.
E con questo non parlo di rosticceria.
Mi riferisco ad un numero infinito di barattoli, latte, scatole, bottiglie o bustine che contengono prodotti pronti per voi – dopo qualche minuto nel microonde.
Aggirarsi per un supermercato medio è un colpo al cuore, abbondano i piatti pronti direttamente in lattina – si in lattina! – o in barattolo (Dolmio è uno dei killer numero uno: sono suoi gli spaghetti in barattolo, la carbonara in lattina e una marea di altre schifezze vendute a prezzi iper competitivi e con etichetta che rimanda al made in Italy), il reparto salse è il più fornito del mondo (decine di bottigliette vantano intingoli all'”italiana”, alla “francese”, alla “marocchina”; ketchup e maionesi aromatizzate alla qualsiasi, salse barbecue a perdita d’occhio), la carne ha spesso un aspetto tutt’altro che invitante e non riporta mai la data di confezionamento, la pasta è poca e scuoce subito, le verdure sono care.
Con queste premesse immagino le vostre espressioni disperate al pensiero di venire a vivere qui.
In realtà dopo quattro mesi iniziamo a destreggiarci abilmente tra fresh market, negozi specializzati in prodotti d’importazione, negozi biologici e mini market ai quattro angoli della città
Il risultato?! Riusciamo a mangiare QUASI come in Italia ma spendendo decisamente più di quanto avremmo potuto spendere “accontentandoci” o comprando un barattolo di fagioli messicani precotti a un dollaro.
Ma di tutto ciò vi parlerò meglio in un apposito vlog, dovete vedere con i vostri occhi di cosa parlo.
(a proposito, se non lo avete ancora fatto vi consiglio di iscrivervi al mio canale YouTube per seguire al meglio le mie avventure nella terra dei canguri).
Ciò che davvero è cambiato è il taming: mio malgrado non facciamo più 3 pasti principali più diversi spuntini ma una colazione gigante a base di bacon e uova (non più colazione dolce come in Italia), diversi spuntini nell’arco della giornata, un pasto unico intorno alle 19 – lo so manco mi nonna – e ancora spuntini.
Perché è successo ciò? Perché sono cambiati i nostri orari: ci svegliamo tra le 5 e le 6 e andiamo a dormire massimo alle 22.
Non siamo diventati dei vecchi: è solo che lavoriamo almeno otto ore al giorno, ci spostiamo solo a piedi – la mia media è di 12 km al giorno – e fattore da non sottovalutare appena cala il sole non c’è un’anima in giro.
-
Come è vivere in Australia – lavorare, guadagnare e risparmiare
Ebbene arriviamo alla parte lavorativa – monetaria, quella sfera che stuzzica sempre l’interesse di molti (soprattuto i conoscenti).
Vi ho già raccontato la mia esperienza sulla ricerca di lavoro come cameriera ma non vi ho aggiornati su ciò che faccio attualmente, sui costi della vita e sull’eventuale possibilità di risparmiare.
Sui costi della vita sarà necessario un nuovo apposito post in cui sottolineare l’enorme divario che c’è tra est e ovest; se qui a Fremantle-Perth è possibile trovare una camera doppia a 250$ a settimana spese incluse senza troppi sbattimenti a est la storia cambia notevolmente e non è difficile finire per raddoppiare la cifra per vivere in una zona centrale.
Per approfondire: quanto costa vivere in Australia?
Cosa faccio qui in Australia? Quanto guadagno? Riesco a risparmiare dei soldi?
Attualmente ho due lavori: uno full time (la barista-cameriera al mattino) e uno part time (nutrizionista-cuoca privata). Guadagno tra i 3000 e i 4000 dollari al mese e riesco persino a mettere da parte dei soldi senza rinunciare alle uscite, a un pò di shopping o al cibo di qualità. Non male visto che sono libera ogni giorno dopo le 15 e ho praticamente mezza giornata per me mentre in Italia lavoravo mattina, pomeriggio e – spesso – anche la sera per riuscire ad andare avanti. Ho pensato più volte di trovare un altro lavoro serale per risparmiare di più qui che il lavoro c’è ma siccome il tempo è un lusso che neanche i ricchi possono permettersi preferisco dedicare quelle ore a me stessa e ai miei interessi.
-
Vivere a Perth – Australia: la mia esperienza
Quindi, ricapitolando, tutto ciò che vi ho detto riguarda la mia vita a Perth ed è estremamente soggettivo.
Vivere a Perth è per me la migliore delle scelte fatte fino ad ora e se dipendesse da me non andrei più via.
Ho scritto un articolo più specifico sull’argomento Vivere a Perth – Australia: dategli un’occhiata!
Se volete approfondire sull’argomento “dove atterrare appena arrivati” vi lascio questo post con tutte le mie valutazioni a riguardo.
E per il resto potrei fare un elenco praticamente infinito delle tante piccole cose che sono cambiate da quando vivo in Australia:
- Non abbiamo più le chiavi di casa perché la porta della nostra share house rimane sempre aperta (notte e giorno)
- Indossiamo le infradito praticamente sempre e spesso e volentieri andiamo in giro a piedi nudi
- Andiamo in spiaggia almeno una volta al giorno
- Internet in Australia fa schifo, ma schifo davvero per cui mi ritrovo spesso a imprecare per riuscire ad aggiornare il blog o il canale YouTube
- Ho ripreso a fare shopping grazie ai tanti negozi vintage con prezzi adeguati a capi USATI (in Europa la questione vintage è definitivamente sfuggita di mano)
“Non abbiamo più le chiavi di casa perché la porta della nostra share house rimane sempre aperta (notte e giorno)
Indossiamo le infradito praticamente sempre e spesso e volentieri andiamo in giro a piedi nudi
Andiamo in spiaggia almeno una volta al giorno”
Adoro questi tre punti e adoro il tuo stato d’animo da quando se lì. Anche se mi manchi troppo <3
Grazie amica ❤️ ci mancate tantissimo ??
OMG tutto ciò è fantastico!! Mi stai trasmettendo tanta positività.
Non avere le chiavi di casa ed indossare le infradito sempre … so cool!!!!
Grazie mille ❤️