Eccoci con un nuovo capitolo di Italiani in Australia la rubrica che vuole darvi un’idea quanto più veritiera possibile sullo stile di vita australiano e sulla vita che dovreste aspettarvi qualora decidiate di trasferirvi in Australia, oggi è la volta di Claudia che ci racconta com’è vivere a Sydney. Grazie Claudia <3 sono così felice di conoscere i miei lettori.
Come ti chiami? Dimmi qualcosa di te.
Ciao, mi chiamo Claudia e sono una siciliana della provincia di Messina.
Da quanto tempo sei in Australia? Dove vivi? Con quale visto?
Sono in Australia da 11 mesi circa. Sono arrivata a Sydney con un Working Holiday Visa l’11 marzo 2017. Ho lavorato per i primi mesi vicino Sydney, verso luglio mi sono spostata a Coffs Harbour (NSW) per fare gli 88 giorni in farm, a dicembre sono ritornata a Sydney.
Cosa ti ha spinto a venire proprio in Australia? Il mondo è così grande.
Cosa mi ha spinto a venire in Australia? Il mio fidanzato.
Lui Voleva venire in Australia già da un pò, io un pò meno.
Alla fine mi son detta perchè non provare? Visto che era l’ultimo anno possibile per richiedere il whv e per poter fare un’esperienza dall’altra parte del mondo!
Cosa fai qui in Australia? Cosa facevi invece in Italia? Raccontaci un po’ delle tue esperienze lavorative down under e confrontale con quelle italiane.
Qui in Australia ho iniziato a lavorare subito, il lunedì successivo dal mio arrivo (sono arrivata di sabato), perchè il mio fidanzato ha dei parenti qui che hanno un’attività di giardinaggio e pulizia e ci hanno dato un lavoro.
Ho iniziato a lavorare come cleaner in un grande “condominio”.
Dopo i primi 4 mesi in Australia abbiamo deciso che era arrivato il momento di fare le farm e così a luglio ci siamo spostati a Coffs Harbour, all’inizio raccoglievamo ed impacchettavamo lamponi, poi abbiamo cambiato farm e abbiamo raccolto mirtilli.
In Italia non avevo un vero e proprio lavoro fisso, ho fatto il servizio civile, ho lavorato in un’associazione che si occupava nella somministrazione e lettura dei sondaggi, sono una truccatrice freelance e fino alla mia partenza facevo la babysitter a due splendide bimbe.
Tra l’Australia e l’Italia sul piano lavorativo ci sono varie differenze; dal CV semplice e schietto, alla compilazione di form per metterti in lista per lavorare, al salario settimanale, alla facilità con cui poter trovare lavoro (ad un mio amico hanno offerto un lavoro di mille dollari settimanali parlando con uno sconosciuto al bar), al fatto che prendono in considerazione il CV e ti chiamano per un’intervista e non lasciano il tuo CV su una scrivania a prendere polvere.
Rimanendo in tema lavoro, parliamo di una questione molto interessante per gli italiani che stanno decidendo se trasferirsi o meno: quanto guadagni? Qual è stata la paga migliore che hai percepito e quale la peggiore?
La mia paga come cleaner era di 21$ l’ora.
Le farm dove ho lavorato pagavano a punnets o a kilo, non c’e un prezzo fisso ma variabile ogni giorno, a secondo dalla quantità di frutta che entrava alla farm al giorno.
Per i lamponi pagano a punnets minimo 0,90 $ l’uno.
Per i mirtilli pagano al kilo minimo 2,50 $ massimo 6$.
A chi consiglieresti l’Australia e a chi invece raccomanderesti di evitare questo paese come la peste?
La consiglierei a chiunque volesse intraprendere una nuova avventura, a chi piace viaggiare, a chi non si tira indietro e a chi ha tanta forza di volontà.
La sconsiglierei a chi non vuole ricominciare da capo, a chi ha alte aspettative sull’Australia, a chi non vuole mettersi in gioco e a chi pensa che qui fare soldi è facile.
La cosa che ti piace più dell’Australia e quella che proprio non sopporti.
Sono affascinata dai paesaggi, dal cielo e dalle nuvole.
Gli australiani sono ordinati, precisi (peggio degli svizzeri) ma sono anche socievoli e felici e trovano sempre il modo per fare quello che gli piace, non recriminano il fatto che non parli bene l’inglese… ma non sopporto il loro modo di chiedere: hello, how are you? o Are you going? Per poi girarsi le spalle e non ascoltare la tua risposta!
Un’altra cosa che non mi piace è: l’illuminazione!
Sarà banale, forse, ma le strade di sera sono poche illuminate, mentre tengono la luce accesa nelle scale dei condomini e dei palazzi 24h su 24h.
E i loro orari non sono quelli in cui siamo abituati in italia, molti locali chiudono alle 18 di pomeriggio, cosi come i centri commerciali.
Non mi piace il loro cibo ma sto avendo la possibilità di assaggiare varie cucine, però quella italiana resta al top!
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E ora veniamo alla classica domanda: torneresti in Italia? Motiva la tua risposta!! Cosa ti manca dell’Italia e cosa proprio non ti mancherà mai?
Si, credo proprio di tornare in Italia. Perchè l’Australia non è casa mia. Qui sono e mi sento solo un ospite.
Cosa mi manca? In primo luogo la mia famiglia e gli amici, ma anche il cibo ed il mio mare.
la cosa più frustrante del tornare in Italia è l’idea di cercare un lavoro che non c’e.
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Altro argomento classico: LE FARM! Raccontaci la tua esperienza; hai scelto di farle o no? Che consigli daresti a chi ancora deve farle?
Io ho applicato (fatto domanda) a giugno da Sydney per la prima farm.
Ho scaricato il loro modulo online, compilato e spedito via email, ho dato la mia disponibilità da luglio e così a luglio mi hanno chiamato e sono partita.
Sono stata sia un picker che un packer di lamponi.
Si iniziava tutte le mattine alle 6.30, si doveva arrivare sempre prima perchè bisognava pulire i buckets (i secchi dove mettevamo il raccolto), il trolley (che era il mio tavolo da lavoro); bisognava settare il proprio trolley con i punnets, la bilancia, il vassoio e le cassette!
Si cominciava a raccogliere il primo “blocco” di lamponi (che è formato da varie righe con piante di lamponi, se sei veloce riesci a fare più righe, ma se sei come me riesci a farne una talvolta due, perchè gli asiatici e gli indiani sono sempre più veloce di te), si torna al trolley, si mettono i lamponi sul vassoio, si controlla che non hanno macchie, insetti o che siano troppo maturi, si pesano nei punnets si mettono nelle cassette di cartone, aggiungi il codice personale e infine si consegna al truck dove vengono scannerizzate per memorizzare la quantità dei tuoi punnets.
A fine giornata mi rilasciavano uno scontrino con il numero di punnets totali ed il giorno dopo ti dicevano a quanto il punnet era stato pagato.
Di solito avevamo un break alle 9 di 15 minuti circa e più o meno finivamo per l’ora di pranzo circa.
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Ho cambiato farm perchè sono stata licenziata dalla prima in quanto per loro non ero abbastanza veloce, cioè non facevo un elevato numero di punnets giornalieri,ahimè non sono asiatica. Nella prima farm assumevano gente nuova ogni settimana per cercare persone veloci.
La seconda farm di mirtilli è stata una passeggiata.
Siamo andati in ufficio abbiamo fatto l’applicazione e abbiamo cominciato il giorno seguente! é stato tutto più “easy” perchè ogni mattina erano loro che ci davano i buckets puliti, firmavamo e cominciavamo a lavorare.
Quando avevo i buckets pieni li portavo al truck venivano pesati (ognuno ha un codice) e si ritornava a raccogliere.
Non c’era lo stress di correre di qua o di la! Non iniziavamo sempre allo stesso orario, il Farmer ci inviava un messaggio con orario e il nome della farm dove andare a lavorare. Avevamo due break uno alle 10 ed un altro alle 2 p.m. ognuno di mezz’ora. E finivamo di lavorare per le 16.30 o 17 circa ma in realtà potevamo andare via quando volevamo bastava firmare con l’orario. In questa farm ho fatto quasi 3 mesi e non mi sono pesati per niente anzi andavamo con piacere.
Che consigli dare? sicuramente di armarsi di santa pazienza, e di non buttarsi subito giu di morale se all’inizio non si trova quella giusta, perseverare e continuare a provare fino a raggiungere il proprio obiettivo.
Sicuramente farete molte amicizie e poi in fondo sono pochi mesi a me son proprio volati!
Domanda a bruciapelo: dove andare appena arrivati, East o West Coast?
bella domanda! Io sono arrivata a Sydney e non posso che consigliarvi qui, credo che ci siano piu possibiltà di lavoro.
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Per finire ti chiedo tre consigli a tua scelta per coloro che sono in procinto di trasferirsi in Australia.
- Adattarsi agli orari australiani. Sveglia presto!
- Non portarsi troppi vestiti, io ho riempito una valigia ma alla fine uso sempre le stesse cose, ed ho notato che anche qui ci sono negozi!
- Lavora si, ma viaggia anche!