E’ un pò di tempo che pensavo ad un modo per dare maggiore risalto ad alcune foto, quelle che considero più belle o che in qualche modo mi comunicano qualcosa; è così che nasce ” Un viaggio in 10 foto ” un post settimanale nel quale inserirò 10 foto per me significative per raccontarvi un luogo che si spiega meglio in foto che a parole e oggi vi parlo del mio ritorno in Marocco.
Ultimamente ho voglia di tornare nei posti dove sono stata ormai 4-5 anni fa e penso proprio che il 2016 sarà l’anno dei ritorni.
- PER APPROFONDIRE: l’itinerario low cost di 12 giorni in Marocco.
Per prepararmi al mio ritorno in Marocco ho deciso di riguardare tutte le foto e scegliere i 10 scatti che potessero meglio rappresentare il lato del Marocco che ho adorato: quello delle tradizioni, degli artigiani, dei pescatori, quel lato di Marocco che può risultare sporco, caotico e per alcuni male odorante.
Quando penso al Marocco a cui ho lasciato il mio cuore penso proprio a questo: alla piccola bottega del fabbro e al colore predominante del rame, penso all’artigiano delle ceramiche abbracciato dal colore delle sue creazioni, sento la consistenza croccante della focaccina cotta in un forno quasi sotterraneo, mi sembra di riconoscere il grido dei gabbiani che volano intorno al bastione di Essaouira e le urla dei pescatori appena tornati in porto.
Penso al vecchino che abilmente intesseva spessi fili colorati con l’aiuto di un grande telaio in legno, mi viene in mente piazza Jemaa el Fna che nella mia testa è il vero simbolo del Marocco con il suo mutare totalmente da mattina a sera, capace di accogliere cantastorie e incantatori di serpenti e adattandosi a grande mensa comune dove consumare un rapido pasto serale.
E’ per tutte queste immagini ancora vive nella mia mente e per riuscire a conciliarmi con il suo popolo che per il 2016 sogno un ritorno in Marocco.
Buona domenica, Danila.