ITALIANI IN AUSTRALIA: Daniele ci racconta come è fare il manager in Australia

In questa puntata di Italiani in Australia vi presento Daniele, trentaduenne emiliano che partito per rincorrere l’amore della sua vita ora fa il manager in Australia e che, grazie a questa professione, sta aspettando il Permanent Visa (fategli tutti un grosso in bocca al lupo!)

Come ti chiami? Dimmi qualcosa di te.

Ciao, mi chiamo Daniele, ho 32 anni, originario di Reggio nell’ Emilia.

Da quanto tempo sei in Australia? Dove vivi? Con quale visto? Riassumi brevemente la tua esperienza Australiana.

Sono in Australia da quasi 4 anni.

Sono arrivato il 19 Gennaio 2014 a Sydney con un Working Holiday Visa raggiungendo la mia ragazza che si era trasferita 4 mesi prima di me.

Ci siamo poi spostati in Tasmania per fare i canonici 3 mesi di farm per
ottenere l’anno aggiuntivo.

Finite le farm ci siamo trasferiti a Fremantle in Western Australia e non ci siamo piu’ mossi.

Nel frattempo sono riuscito ad ottenere uno sponsor e ora sto applicando per il
Permanent Visa.

Cosa ti ha spinto a venire proprio in Australia? Il mondo è così grande.

Sicuramente il voler stare con la persona che amo ha giocato un ruolo
importante nella scelta del luogo, ma ho considerato anche la qualita’ della vita, le retribuzioni, la lingua che volevo assolutamente imparare a parlare e
soprattutto il voler ricominciare da capo e rimettersi in gioco.
Ultimamente in italia ci stavo un po’ stretto e anche la situazione economica non
era delle migliori.

Cosa fai qui in Australia? Cosa facevi invece in Italia?
Raccontaci un po’ delle tue esperienze lavorative down under e confrontale con quelle italiane.

Ho iniziato a lavorare come pizzaiolo in un ristorantino italiano a South
Fremantle. Il locale non era niente di che’, il proprietario era Indiano e lo Chef
era, diciamo, datato, quindi il ristorante non andava molto bene, ma mi ha
permesso comunque di avere un introito fisso settimanale e di fare esperienza
come pizzaiolo.

Nel giro di qualche mese ho iniziato a lavorare il giovedi mattina per una fisherie
di fronte al ristorante in cui lavoravo.
Da una mattina a settimana sono passato full time, ho lasciato il lavoro al
ristorante, e dopo poco mi hanno offerto lo sponsor.
Tutt’oggi lavoro come manager in Australia presso questa azienda.

In Italia ho iniziato a lavorare appena uscito da scuola.
Ho fatto per i primi 3 anni il grafico per una casa editrice che produceva guide
teritoriali con inserti pubblicitari e cartine geografiche.

Dopo ho iniziato a fare il postino per una azienda privata e dopo circa 2 anni
sono stato promosso a Responsabile del servizio postale per i successuvi 5 anni.
Questa qualifica e questa esperienza lavorativo a livello manageriale mi sono servite poi per ottenere lo sponsor con la mia attuale azienda.

Ci sono molte differenze a livello lavorativo tra Italia e Australia ma la piu’
evidente e’ il livello di stress.

In Australia e’ tutto molto meno caotico o frenetico.
I ritmi sono comunque elevati ma non si sente la pressione che sentivo in Italia.
Probabilmente il merito va’ anche ai metodi di pagamento che ti fanno avere lo
stipendio settimanale e non mensile, in questo modo trovo molto piu’ facile
gestire le mie entrate ed uscite, e soprattutto delle paghe molto buone.

Rimanendo in tema lavoro, parliamo di una questione molto interessante per gli italiani che stanno decidendo se trasferirsi o meno: quanto guadagni? Qual è stata la paga migliore che hai percepito e quale la peggiore?

Come pizzaiolo prendevo 20 $ l’ora
Come impiegato prendevo 25 $ l’ora
Come Manager prendo 33.5 $ l’ora.
E la vita non e’ cosi’ cara come si pensa. Bisogna solo fare le proporzioni tra il
guadagno e le spese e si vede che c’e’ una bella differenza con l’italia.

A chi consiglieresti l’Australia e a chi invece raccomanderesti di evitare questo paese come la peste?

Dipende da cosa si ha in mente di fare.
L’esperienza di un anno o 2 con working holiday visa la consiglierei a tutti MA
per cogliere l’opportunita’ di visitare un paese bellissimo e vastissimo
mantenendosi durante il viaggio.
Ora come ora la sconsiglierei a tutti quelli che hanno come obiettivo il lavoro o
uno sponsor o i soldi.
Vero che le opportunita’ lavorative non mancano, ma ora che i lavori piu’ comuni
sono saturi ci si sta concentrando molto di piu’ sul lavoratore specializzato e che
sappia l’inglese.
Quando sono arrivato io 4 anni fa era molto piu’ semplice trovare un lavoretto
qualsiasi, ora non e’ piu’ cosi’ purtroppo.

La cosa che ti piace più dell’Australia e quella che proprio non sopporti.

Beh come ho detto l’Australia e’ un paese magnifico dal punto di vista
naturalistico e ci sono cose da vedere che non trovi nel resto del mondo.
Quello che non mi piace invece e’ il modo di pensare degli Australiani.
Purtroppo sono un po’ gradassi e non hanno, ripeto non hanno, buon senso.
Per fare un esempio se attraversi la strada sulle strisce pedonali inchiodano pur
di farti passare, se invece usi un comune passaggio pedonale e ciclabile che non
abbia le strisce e provi anche solo ad attraversare la strada, la tua vita e’ a
rischio.

E ora veniamo alla classica domanda: torneresti in Italia? Motiva la tua risposta!! Cosa ti manca dell’Italia e cosa proprio non ti mancherà mai?

Tornerei in italia….non per vicerci.
Il problema e’ che in Italia al momento e’ quasi impossibile raggiungere degli
obiettivi come mettere su’ famiglia o avere una attivita’ propria o avere un certo
benessere finanziario.
Ma sicuramente ho voglia di tornare un anno per girarmela per bene.
Alla fine il nostro e’ forse il paese piu’ bello del mondo.
Quello che mi manche di piu’ e’ la cultura, l’arte, l’architettura e la storia che non
trovi qui in Australia.

Altro argomento classico: LE FARM! Raccontaci la tua esperienza. Che consigli daresti a chi ancora deve farle?

Io sono un po’ fuori dal coro perche’ la mia esperienza nelle “FARM” e’ stata non
solo differente, ma anche i 3 mesi piu’ belli della mia vita in Australia e
sicuramente tra le esperienze piu’ appaganti di tutta la mia vita.
Io e la mia fidanzata abbiamo passato 3 mesi in una farm certificata biologica che
produceva tea e tisane con erbe e fiori medicinali.
L’unico problema e’ che noi abbiamo fatto 3 mesi di WOOFING.
Per chi non lo sapesse il woofing e’ un contratto di lavoro specifico per le farm in
cui in cambio di lavoro il farmer ti offre vitto e alloggio.

Quindi non vieni pagato.
Ora non e’ piu’ accettato per richiedere il secondo working holiday visa ma
quando ho fatto le farm io si poteva tranquillamente fare.
La nostra farm era nel cuore della tasmania, alle pendici di una montagna
fantastica che formava un muragione di pietra alto un centinaio di metri che
sorgeva in mezzo alla foresta.
Intorno a noi avavamo solo montagne rocciose, foreste, laghi, fiumiciattoli e
cascate.
Ed al centro di tutto questo c’era questa farm piccolina con 3 appezzamenti di
terra adibiti a orti.
1 per la casa con ogni genere di verdura, frutta e cereali che raccoglievamo a
mano freschi ogni giorno per pranzo e cena.
2 per la coltivazione di piante, erbe e fiori medicinali che raccoglievamo sempre
a mano per poi esiccarli naturalmente e prepararli per diventare erbal tea.
Riscaldamento e cucina a legna.
No televisone.
No internet.
Esperienza incredibile.

Domanda a bruciapelo: dove andare appena arrivati, East o West Coast?

Direi East, c’e’ piu’ scelta di citta’ e posti da vedere…poi comunque ci si puo’
sempre spostare.

Per finire ti chiedo tre consigli a tua scelta per coloro che sono in procinto di trasferirsi in Australia.

Studiate inglese che vi rendera’ la vita piu’ facile.
Non scoraggiatevi se dopo una settimana non avete ancora un lavoro perche’ la
seconda settimana probabilmente ne avrete 3
Prendetevi del tempo per viaggiarla e viverla e non bloccatevi in un posto per
lavoro che e’ il contrario di quello che ho fatto io…e me ne pento!

 

Volete saperne di più sulla vita australiana e leggere altre interviste di Italiani in Australia? Ci vediamo tra due settimane con l’esperienza di Camilla!

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