Italiani in Australia: conosciamo Francesca Paganelli

Oggi conosciamo @frapaganelli una ragazza solare e piena di vita che vive in Australia da quasi due anni. Seguitela per rimanere aggiornati su tutte le sue avventure down under!

Come ti chiami? Dimmi qualcosa di te.

Ciao a tutti, mi chiamo Francesca Paganelli, ho 24 anni e vengo da un piccolo paese chiamato Calisese in Emilia-Romagna.
Sono scappata dal paesino di campagna, perché ormai tutto mi sembrava stretto. Non sono mai riuscita a chiamare “casa”, casa mia.

Da quanto tempo sei in Australia? Dove vivi? Con quale visto?

Sono in Australia da un anno e ormai 4 mesi (cavoli come passa in fretta il tempo).
Attualmente vivo a Brisbane, in Queensland (a brevissimo mi sposterò a Perth) e dal 29 Settembre 2019 sono entrata nel mio secondo Working Holiday Visa.

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Riassumi brevemente la tua esperienza Australiana.

Riassumere brevemente questo anno e mezzo mi risulta impossibile.
Il 29 Settembre 2018 sono atterrata a Sydney per la prima volta alle 7 am, dopo un volo tremendo (non prendete Air India).
Il 1 Marzo 2019 sono partita per le farm con alcuni ragazzi (2 ragazze e un ragazzo) in macchina e ci sono stata fino a fine Giugno. Dopo un road trip i primi di Luglio sono arrivata a Brisbane. Mi piaceva talmente poco, che ad Agosto sono tornata nella mia amata Sydney. A Dicembre, per problemi personali sono dovuta tornare a Brisbane, dove attualmente sono.
Mi sono ritrovata e persa così tante volte da aver perso il conto.
Ho imparato prò a chiamare “casa” non un luogo, ma le emozioni e soprattutto me stessa. Ho incontrato tantissime persone, ho stretto amicizie che sono uniche, e ho lasciato indietro tantissimo altro. Ho vissuto quindi prevalentemente a Sydney, ed è un posto che mi ha risucchiata ma mi ha anche rafforzata tantissimo.

A volte ti fa sentire così piccola e sola, ma la maggior parte delle volte ti fa sentire parte di qualsiasi cosa e ogni strada ti sembra di conoscerla a memoria.

Cosa ti ha spinto a venire proprio in Australia? Il mondo è così grande.
In realtà non dovevo venire in Australia, ma dovevo partire come Au Pair in America.
Facendo poi ricerche, e decidendo di partire con il mio moroso (ora ex), abbiamo optato per l’Australia perché era “facile” ottenere un visto uguale per entrambi.

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Cosa fai qui in Australia? Cosa facevi invece in Italia?

Adesso sono Section Waitress e Supervisor in due ristoranti diversi, in Italia studiavo come Graphic Designer in una università privata a Rimini, dove però non stavo imparando quello che volevo, o meglio, per i soldi che stavo spendendo, stare chiusa in un aula mi sembrava vita sprecata. E nel week-end e durante la stagione estiva ho sempre lavorato come Barista da quando avevo 15 anni. (MAI fatto il lavoro da cameriera)

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Raccontaci un po’ delle tue esperienze lavorative down under e confrontale con quelle italiane; fai lo stesso lavoro che facevi in Italia? Ti sei reinventato?

Come ho scritto sopra sono sempre stata dietro al bar a fare caffè e cappuccini, facendo orari assurdi, per una paga mensile discreta, ma senza uno scopo lavorativo ben chiaro. Quindi no, non faccio lo stesso lavoro, e sì, per fortuna mi sono reinventata e ho imparato piuttosto in fretta come funziona il lavoro qui.

Rimanendo in tema lavoro, parliamo di una questione molto interessante per gli italiani che stanno decidendo se trasferirsi o meno: quanto guadagni? Qual è stata la paga migliore che hai percepito e quale la peggiore?

Adesso guadagno dal Lunedì al Venerdì 27$ all’ora, e il Sabato e la Domenica prendo circa 36$ all’ora.
La paga migliore però è stata di 30$ dal Lunedì al Venerdì, e il Sabato e la Domenica 38$ all’ora.
La peggiore (ovviamente in un ristorante italiano) dal Lunedì alla Domenica 20.82$ all’ora.

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A chi consiglieresti l’Australia e a chi invece raccomanderesti di evitare questo paese come la peste?

La sconsiglio a chi ha radici e a chi è molto legato alla famiglia e agli amici, l’Australia è lontanissima.
La consiglio a chi ha voglia di innamorarsi, a chi ha voglia di scoprire e a chi ha voglia di mettersi in gioco.

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La cosa che ti piace più dell’Australia e quella che proprio non sopporti.

La cosa che mi piace di più è la tranquillità che ti trasmettono gli australiani, non sono frustati come gli italiani e i Tramonti, cavoli che meraviglia. Quella che mi piace meno è il cibo, non ha sapore e fare la spesa costa troppo se non capisci come farla.

E ora veniamo alla classica domanda: torneresti in Italia? Motiva la tua risposta!! Cosa ti manca dell’Italia e cosa proprio non ti mancherà mai?

Non tornerei mai in Italia, almeno non a vivere. Vacanze si, vivere no. Non saprei proprio cosa fare e da dove riniziare, non la sento casa. Qui invece mi sento parte di qualcosa, e da quando vivo qui ho scoperto il lato “wild” di me, e adesso non riesco a stare lontana dall’Oceano o lontana dai tramonti.

Dell’Italia mi manca il sapore del cibo, il profumo della frutta e della verdura nei campi dei miei nonni in campagna, e ovviamente la mia famiglia. La cosa che non mi mancherà mai è l’atteggiamento e l’ignoranza degli italiani. Viaggiare ti apre tantissimo la mente.

Altro argomento classico: LE FARM! Raccontaci la tua esperienza; hai scelto di farle o no? Che consigli daresti a chi ancora deve farle?

Come ho scritto prima sono partita il 1 Marzo con 3 ragazzi, direzione? Bo.

Abbiamo avuto parecchia fortuna, se vi posso dare un consiglio, non partite senza contatti, è solo spreco di benzina, di soldi e di tempo.

Noi abbiamo ricevuto risposta dal contatto che aveva uno di noi dopo un paio di giorni, nel giro di una settimana ci siamo quindi ritrovati a Gayndah, in Queensland, nel mezzo del nulla a raccogliere citrus (non so più dirlo in italiano ahaha).
Parlando per la mia esperienza personale, sono stati i 4 mesi più belli e più brutti della mia vita. I legami che si creano in farm sono incredibili.

Arrivi a chiamare “famiglia” sconosciuti con cui condividi casa, lavoro e serate. Ho pianto talmente tanto per la mia paura dei ragni da portare allo sfinimento chiunque. Per fortuna lavoravo in team con 3 maschi e sono stati fantastici in tutto.

Il lavoro in sé è fisicamente e mentalmente durissimo. Non vidirò che è facile e che non si fa nulla. Anche perché se non lavoravamo non guadagnavamo, in quanto venivamo pagati per Bins e non all’ora.

Tutto sommato però, ho messo da parte i miei discreti dollari per farmi poi un road trip di 20 giorni con un amico e godermi un po la est coast verso nord.

Un altro consiglio è di non partire da soli, io se fossi stata da sola, sicuramente non avrei trovato la farm e non avrei avuto la possibilità di applicare in tempo per il secondo WHV. Piuttosto partite con estranei.

La cosa meravigliosa dell’Australia è che tutti abbiamo affrontato le stesse cose, più o meno, ovvio. Ma tutti ci siamo ritrovati ad un certo punto da soli, tutti abbiamo dovuto chiudere legami che ci sembravano ossigeno, e tutti ad un certo punto abbiamo avuto bisogno di aiuto.

Quindi la cosa bella è che non siamo mai veramente da soli.

Domanda a bruciapelo: dove andare appena arrivati, East o West Coast?

Per ora ho visto solo la East Coast, quindi sarei di parte, mi limito a dire che a breve avrò il paragone, ma per come sono fatta io, penso e spero di trovare il mio posto sulla west Coast.

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Per finire ti chiedo tre consigli a tua scelta per coloro che sono in procinto di trasferirsi in Australia.

° 3 consigli? Mmm…
il primo che mi sento di dare è: non abbiate paura di partire e lasciare la vostra comfort zone che avete nel paese dove siete cresciuti, rischiate, il mondo è immenso.
Il secondo: partite con più soldi possibili, usate la testa e non partite da incoscienti.
Il terzo è: partite da soli, se è il vostro sogno, non scendete a compromessi, l’Australia è in grado di distruggere ogni tipo di rapporto se non si è abbastanza stabili.

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