Scrivo questo post consapevole che quello che descrivo potrebbe già non essere come lo ricordo, conscia che parlare di una città come l’Avana è complicato, soprattutto in questo momento di forte cambiamento; mi rendo conto che, mentre io ripenso meravigliata a quanti pochi turisti ho incontrato per le vie della città, chi va a Cuba domani potrebbe rimanere estremamente deluso dalle flotte di americani a zonzo, dal continuo aumentare di negozi “occidentali“, dalla presenza della Coca Cola, dal numero sempre crescente di cubani con in mano un iphone di ultima generazione.
Nonostante questo voglio provare a guidarvi in giro per la città provandone a scoprire lo spirito in 10 cose da vedere.
10 cose da vedere all’Avana
- Mercatino dei libri di Plaza de Armas – unite vintage e libri e avrete il mercatino di vintage e libri usati che ogni giorno viene allestito a Plaza de Armas. Un ottimo motivo per visitare la Piazza anche in virtù del fatto che è proprio qui che nacque il primo nucleo dell’attuale città, a testimoniare tale evento è “El Templete” una costruzione che riproduce il Partenone di Atene.
- Centro Habana – se proprio fossi costretta a scegliere quale è la zona della città che più mi è piaciuta direi sicuramente Centro Habana e il motivo è molto semplice: a Centro Habana si vive un vero spaccato di vita cubana, ci sono moltissimi dispensari statali, mercati, attività ben lontane da quelle patinate per turisti. In un intero pomeriggio in questo quartiere abbiamo incontrato solamente altri quattro turisti, decisamente un’altra storia rispetto alla calca dell’Habana Vieja! Qui potrete consumare un pasto con pochi spicci, entrare a contatto con tantissimi cubani curiosi di scambiare quattro chiacchiere e scattare decine di foto bellissime.
- Il Malecòn: sarà che io e il mare abbiamo un rapporto unico, sarà che me l’ero immaginato tante volte, fatto sta che il Malecòn è una tappa imperdibile per ogni soggiorno all’Avana che si rispetti!Lungo questo enorme viale sorgono le classiche case coloniali dall’aspetto un pò decadente da una parte e i grandi hotel internazionali dall’altra; inutile dirvi che il tratto che preferisco è quello più vicino all’Avana Vieja – si il tratto diroccato!
- Entrare in un “centro commerciale”: come vi spiegavo nel post dedicato alla Cucina Cubana il concetto di centro commerciale a Cuba è nettamente diverso dal nostro; i negozi dedicati al cibo sono piccoli, privi della qualsivoglia scelta e forniti solo dei beni più basilari. La storia cambia radicalmente quando parliamo di negozi dedicati ad altri beni: ho infatti scoperto con mio enorme stupore che nonostante sia pressochè impossibile acquistare una bistecca o una confezione di merendine è possibile reperire qualsiasi oggetto tecnologico o capo d’abbigliamento con enorme facilità: basta avere abbastanza soldi (e in un paese in cui lo stipendio medio si aggira intorno ai 60 dollari al mese è piuttosto complicato averne 50 per acquistare le nuove nike).
I centri commerciali dell’Avana sono grandi, stracolmi di negozi e persone e iper pacchiani.
- Perdersi nel dedalo di vicoli: con questo consiglio rischio di diventare banale visto che lo aggiungo sempre ma è per me fondamentale abbandonare per un momento la cartina e l’itinerario prestabilito per tuffarsi nel dedalo di vie della città; questo è un momento magico, il tempo sparisce e si vedono cose che non si noterebbero mai nella fretta dettata da una tabella di marcia.
- Vedere la città dall’alto: devo dire che questa è una cosa che mi è riuscita a metà e mi basterebbe come motivo per tornare all’Avana oggi stesso! Le possibilità per vedere la città dall’alto sono tantissime: hotel, locali, case! Io sono riuscita a sbirciare l’intricato puzzle di tetti da una casa coloniale dell’Avana Vieja alta tre piani, abbastanza per farmi un’idea della città ma non sufficienti a perdersi guardando l’orizzonte.
- Bere almeno un mojito: qui bando alle ciance, cosa è il mojito lo sappiamo tutti, quanto è buono e dissetante non devo raccontarvelo io quindi non vi resta che scegliere dove andare e ordinare!Badate bene: ci sono posti in cui pagherete 1 cuc per un mojito e posti dove costa 5 cuc! Fate bene attenzione alla scelta del locale e preoccupatevi sempre di precisare che volete un mojito strong per non ritrovarvi con un bicchiere di ghiaccio e menta.
- Camminare per le vie di Obispo: avete presente la classica via principale presente in ogni città italiana in cui andare a fare “le vasche“?! Ecco Obispo è esattamente questo! Una lunga via da passeggio dove si intrecciano turisti, cubani e attività di ogni genere, dai negozi di abbigliamento ad agenzie turistiche.
Sono sicura che rimarrete colpiti dal contrasto tra le vetrine dei negozi destinate ai turisti e quelle per i cubani… pseudo eleganti le prime, iper pacchiane le seconde!
- Guardare l’alba e il tramonto dal Malecòn: come vi dicevo poco fa è impossibile non fare almeno una passeggiata sul Malecòn e quale migliore occasione dell’alba e del tramonto?! Complice il jet lag e la voglia infinita di scoprire Cuba, durante il nostro viaggio ci siamo svegliati quasi sempre in tempo per vedere l’alba e vi assicuro che guardarla dal Malecòn mentre la città inizia a svegliarsi è pura magia.
- Salire su una delle famose e coloratissime auto d’epoca: questo punto si spiega da solo e uno delle foto ricordo più belle del mio viaggio è stata scattata proprio a bordo di una di queste auto!
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che sogno Cuba! spero di andarci prima o poi.. come sempre, complimenti per le foto! sono bellissime! un bacio bella 🙂
Ciao Debby,
te lo auguro con tutto il cuore <3
Voglio andarci *-*
Sono sicura che ti piacerà da morire… e già immagino che foto meravigliose potresti fare *-*
Mi hai fatto tornare in mente il mercatino dei libri *_* che meraviglia!
Troppo dolce *-*
Mamma mia voglio già tornarci!
Occhi a cuoricino per l’ Avana! 🙂 <3
Bello questo post, Dani… mi annoto tutto. Spero proprio di riuscire a vedere Cuba al più presto!! 🙂
Ciao Ila <3 ti auguro di andare all'Avana prestissimo!
Bellissimo, concordo su tutto!
Peccato che a luglio il Malecòn fosse bollente, una specie di forno a cielo aperto. E la sera che volevamo andarci per vederlo e viverlo un po’ in notturna c’è stato un acquazzone tremendo che ci ha tenuti bloccati gram parte della sera in un paladar del Vedado…
Ecco, il Vedado. Fra i posti di Habana che consiglierei c’è anche il Vedado con le sue vecchie case signorili un po’ cadenti. Ha una malinconia e una bellezza tutta sua.
E fra le cose da fare… ci siamo divertiti un mondo a fare una cosa un po’ turistica ma davvero molto bella. Un giro di un paio d’ore su una splendida Cadillac degli anni Cinquanta 🙂
grazie per avermi fatto tornare a Cuba!
Ciao Patrick, mi fa piacere averti fatto tornare a Cuba con tutte le volte che sono io viaggiare grazie ai tuoi post!
Hai ragione anche il Vedado merita!
Aggiungerei dormire o mangiare in una casa particular, ballare la salsa in un locale del Vedado e farsi leggere la mano dalle “Mami” della Plaza de la Catedral.
Ma le cose da fare all’Avana sono davvero tante molte più di dieci! Cuba sta uscendo dal letargo dell’embargo e felicemente rinascerà con migliori condizioni di vita, ma allo stesso tempo spero che tra qualche anno le cose da fare rimangano tante e belle, e non si trasformino in finte scenografie all’ombra di grandi hotel di catene americane.
Ciao Paola, grazie mille per il tuo commento.
Probabilmente se ci impegnassimo arriveremmo a 30 cose da fare all’Avana tanto è bella!
Ricordo la Mami in Plaza de la Catedral ma non sono andata a farmi leggere la mano!
Speriamo in ogni caso che l’avvento americano non ne distrugga l’anima.
Un abbraccio, Danila.